
Consegna delle chiavi a San Pietro – Cappella Sistina – Città del Vaticano
Il grande affresco è totalmente autografo ed eseguito da Pietro Vannucci entro il 1483; la scena è quella, dell’intero ciclo, che rappresenta al meglio il
Il grande affresco è totalmente autografo ed eseguito da Pietro Vannucci entro il 1483; la scena è quella, dell’intero ciclo, che rappresenta al meglio il
La chiesa in cui si trovano i due affreschi è stata nei secoli molto modificata. La monumentale Deposizione è giunta a noi integra, salvo le
L’affresco è parte della decorazione voluta dal rettore della società dell’Annunziata Giovanni Battista Merganti, all’indomani del Cinquecento, per la cappella di San Giovanni Battista. Il
La lunetta, come la Pala Opistografa conservata nello stesso museo, proviene dal convento di Monteripido: i frati l’avevano commissionata per una delle due cappelle ricavate
I Bianchi, così chiamati per il colore della veste, erano i Disciplinati della Vergine. Nel 1504, il sindaco della confraternita incarica Perugino per un dipinto
Lo schema compositivo di questa tavola, che rappresenta un ex voto, è caro a Perugino, che lo utilizza in maniera ripetuta anche nel San Francesco
L’opera, secondo uno schema ricorrente nelle opere di Perugino dal medesimo soggetto, rappresenta San Girolamo in veste di eremita, inginocchiato di fronte al Crocifisso, nell’atto
La Pala si trova a Città della Pieve, luogo di nascita di Pietro Vannucci, collocata nella parte centrale dell’abside della Cattedrale dedicata ai Santi Gervasio
La tavola viene eseguita per la nuova cappella dedicata a San Giovanni Battista nel Duomo di Spoleto, edificata secondo il volere di Nicola di Valente
Questo dipinto di Perugino, uno dei grandi protagonisti del Rinascimento italiano, giunse a Bologna grazie a Gabriele di Michele Scarani che lo commissionò per l’altare