Deposizione di Cristo – Chiesa di Santa Maria dei Servi – Città della Pieve

La chiesa in cui si trovano i due affreschi è stata nei secoli molto modificata. La monumentale Deposizione è giunta a noi integra, salvo le figure di Gesù e Nicodemo, andate distrutte a seguito dell’edificazione di una cantoria; nella parte alta, Gesù viene liberato dalla croce grazie ai santi che lo raggiungono per mezzo di due scalette, sotto lo sguardo addolorato delle Pie Donne a sinistra, alcune delle quali soccorrono la Vergine affranta, mentre dall’altro lato si trovano santi e apostoli in preghiera. Il paesaggio sullo sfondo, verdeggiante, richiama le colline umbre.
Il Compianto, sulla parete di facciata, è invece molto lacunoso, si riconoscono infatti sottoforma di lacerto il Padre Eterno, entro una mandorla di luce circondata dagli angeli e, in basso, due figure di dolenti a sinistra di una nicchia che in origine ospitava una statua di Cristo morto in grembo alla Madonna.
 
I dipinti sono stati commissionati al pittore dalla Compagnia della Stella, che era solita riunirsi nel luogo di culto, nel 1517, data in cui l’opera è stata ultimata, che voleva una tematica legata alla Passione, in linea con l’osservanza disciplinata a cui aderiva. Il modello della Deposizione dovrebbe derivare da un gruppo scultoreo eseguito da Iacopo Sansovino che Perugino aveva avuto modo di ammirare a Roma (oggi si trova al Victorian and Albert Museum di Londra).
 
Gli affreschi si trovano presso la chiesa di Santa Maria dei Servi.
Perugino, Deposizione dalla Croce e Compianto su Cristo morto, 1517, Città della Pieve, affreschi, 890 x 417 cm e 760 x 393 cm, chiesa di Santa Maria dei Servi
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