Adorazione dei Magi – Oratorio di Santa Maria dei Bianchi – Città della Pieve

I Bianchi, così chiamati per il colore della veste, erano i Disciplinati della Vergine. Nel 1504, il sindaco della confraternita incarica Perugino per un dipinto da eseguirsi nella parete d’altare dell’oratorio. Il carteggio intercorso tra i Bianchi e il pittore umbro rivela una lunga trattazione sul prezzo: Perugino inizialmente chiede 200 fiorini, la metà del valore di quello che avrebbe dovuto realizzare poiché la commissione è legata al suo paese di nascita. I confratelli, non disponendo nemmeno di quella somma, chiedono un ulteriore abbassamento del prezzo, a cui il Vannucci acconsente purché gli venga fornita una mula per spostarsi.
Il contratto viene così stipulato, anche se i Bianchi si trovano in difficoltà a rispettare le scadenze dei pagamenti, infatti nel 1507 Perugino stabilisce che, al posto dei 25 fiorini che gli spettano, gli venga data una casa che i Disciplinati hanno ereditato dal defunto Mariano di Giovanni Cenni.
Il grande affresco, totalmente autografo, rappresenta l’omaggio dei Re magi al neonato Gesù Bambino, che in braccio alla Madre si trova al centro della composizione; ai lati, i re e la folla adorante, disposta su due cortei speculari e ordinati. Lo sfondo è caratterizzato da un paesaggio collinare che si apre su un laghetto, forse una suggestione del vicino Lago Trasimeno.
 
Il dipinto si trova presso l’ Oratorio di Santa Maria dei Bianchi. 
Perugino, Adorazione dei magi, 1507, affresco, 700 x 650 cm, Città della Pieve, Oratorio di Santa Maria dei Bianchi

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