“Un nuovo incontro con l’Egregius Pictor”: un libro ed un app per il Nobile Collegio del Cambio

Sono due le iniziative che compongono il nuovo progetto editoriale e di innovazione e adeguamento delle modalità di fruizione del patrimonio storico artistico del Nobile Collegio del Cambio, luogo che conserva un ciclo di affreschi eseguiti dal Perugino e considerati tra le massime espressioni artistiche del maestro.

Un nuovo incontro con l’egregius pictor. Rileggendo gli affreschi del Perugino al Cambio“, titolo dell’iniziativa, ha svelato il progetto che prevede una pubblicazione in lingua italiana ed inglese sul Nobile Collegio del Cambio — la nascita e le funzioni storiche dell’istituzione; gli Statuti e le Matricole; le trasformazioni nell’arco dei secoli della sede; la realizzazione degli arredi lignei e degli affreschi del Perugino nella Sala dell’Udienza e di Giannicola di Paolo nella cappella di San Giovanni.

Nell’ambito dello stesso progetto è stato installato inoltre, nello spazio fra la Sala dell’Udienza e la cappella di San Giovanni, un monitor touch-screen interattivo per i visitatori, in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco) e in quella dei segni, con brevi schede descrittive, riproduzioni ad altissima risoluzione delle opere del Perugino, videoanimazioni.

“Un materiale informativo più consono alle modalità comunicative di oggi” ha affermato nel corso della presentazione Vincenzo Ansidei di Catrano (rettore del Nobile Collegio del Cambio), affiancato da Francesco Federico Mancini (professore di Storia dell’arte dell’Ateneo perugino, curatore scientifico del progetto e autore del volume), descrivendo l’iniziativa approvata anche dal Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto “il Perugino”.
È intervenuta quindi la presidente del comitato, Ilaria Borletti Buitoni, la quale ha sottolineato come in questo spazio, “il cuore dei luoghi del Perugino”, ci sia “un ciclo di affreschi tra i più importanti in Italia”. “Un progetto che dà il segno di come la gestione del nostro patrimonio culturale stia avviandosi verso nuovi percorsi di promozione” ha commentato Borletti Buitoni.

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