Pala dei Decemviri – Pinacoteca Vaticana – Città del Vaticano

La Pala in origine viene commissionata, per essere collocata nella cappella dei Priori a Perugia, a Pietro di Galeotto nel 1479, il quale però muore nel 1483; dunque, dopo aver pensato a Sante di Apollonio e Bartolomeo Caporali per completare l’opera, nel 1495 il contratto di allogagione viene sottoscritto da Perugino, che si trova a Perugia in modo continuativo.
Quando, a seguito della Guerra del sale del 1540, Papa Paolo III sopprime le Magistrature e quindi il potere dei Decemviri, l’opera viene spostata e, dopo il 1553, collocata nella loro nuova cappella al primo piano del Palazzo. Con le requisizioni napoleoniche l’opera è trasferita al Louvre, dopodiché fa rientro in Italia nel 1815 grazie al Canova, ma passa nelle collezioni della Pinacoteca Vaticana.
La cornice della Pala, che comprendeva anche una cimasa con Cristo sul sarcofago, oggi conservata in Galleria Nazionale, va a corredare un’altra importante opera del Vannucci, la Pala Tezi.
La composizione del dipinto prevede, in maniera simile a quello per la chiesa fiesolana di San Domenico e per quella di Sant’Agostino a Cremona, un imponente trono centrale, su cui è assisa la Madonna col Bambino sulle ginocchia, ai cui lati si trovano quattro santi impegnati in una Sacra Conversazione: si tratta dei quattro Patroni di Perugia San Costanzo, Sant’Ercolano, San Lorenzo e San Ludovico da Tolosa.
 
L’opera è conservata alla Pinacoteca dei Musei Vaticani.
Perugino, Pala dei Decemviri, 1495-1496 circa, olio su tavola, 193 x 165 cm, Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana / Copyright © Governatorato dello Stato della Città del Vaticano - Direzione dei Musei