Cristo sul sepolcro – Perugia

La tavola raffigurante Gesù risorto che si alza dal sepolcro apparteneva in origine alla parte superiore della Pala dei Decemviri, ovvero ne costituiva la cimasa; l’intera opera viene commissionata a Perugino dal Comune di Perugia per essere collocata nella Cappella dei Priori, nel 1495.
Questa tematica viene scelta dai priori probabilmente per celebrare l’istituzione del Monte di Pietà, banco di prestito senza scopo di lucro fortemente voluto su iniziativa dei predicatori francescani, per contrastare l’attività di usura praticata dalla comunità ebraica.
Cristo, nell’atto di mostrare le piaghe della Passione con i palmi rivolti verso l’osservatore e la testa reclinata a destra, risponde alla tipica iconografia della Pietà; il pittore realizza la sua figura con forme che mostrano un corpo sofferente ma pervaso da una luce calda e soffusa, che mitiga il colore livido dell’incarnato ed ammorbidisce la composizione. Il fondo nero e il perizoma rosso scuro contribuiscono a restituir un’atmosfera di intensa spiritualità.
La cornice è originale ed eseguita al tempo del Vannucci, ad opera di Giovanni Battista di Cecco detto “Bastone”.
La Pala centrale della macchina d’altare si trova presso i Musei Vaticani, mentre la cornice è rimasta a Perugia ed è stata collocata attorno alla Pala Tezi.
 
L’opera si trova alla Galleria Nazionale dell’Umbria.