Comune di Città della Pieve

Il Comune di Città della Pieve, denominato “Castrum Plebis” ai tempi di Perugino, è collocato a pochi chilometri dal confine con la Toscana e vanta un centro storico dall’impostazione medievale incastonato su un colle a 508 metri sul livello del mare, dominante la Val di Chiana. Già nel 1250 la cittadina assume l’attuale conformazione urbanistica a forma di aquila, simbolo dell’Imperatore Federico II di Svevia, che avanza minacciosa verso Roma.
Il centro è prevalentemente costruito in laterizio, il cotto locale artigianale, dal caratteristico colore che varia dal rosa chiaro ad una tonalità più scura e che ancora oggi viene prodotto nel rispetto della tradizione.
La maglia urbana presenta soluzioni tipiche della prima civiltà comunale: le strade larghe e in curva evidenziano la presenza della classe dei cavalieri che andavano alla guerra con il cavallo; le strade a ridosso, più strette e ad andamento frammentato, indicano invece la classe dei pedoni, contadini inurbati, che usavano l’arco e la balestra. Così nello scontro tra le due classi, i cavalieri potevano sfuggire al tiro dei pedoni tramite la curvatura delle strade, mentre i pedoni si difendevano tramite la struttura dei vicoli impenetrabili al cavallo.
Tra i tanti monumenti degni di nota, si ricordano la Rocca trecentesca, la Concattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, la Torre del Pubblico, Palazzo della Corgna, la chiesa di San Francesco.
Tra i prodotti locali più celebri, lo zafferano, coltivato e prodotto in città, nelle botteghe sin dal XIII secolo, per essere utilizzato nella tintura dei tessuti e, secondo la leggenda, da Perugino come colore per le proprie opere.
Città della Pieve è infatti famosa soprattutto per aver dato i natali a Pietro Vannucci, che però è detto “Perugino”, come il capoluogo umbro, per distinguersi dai maestri di Roma e Firenze. Perugia ospiterà una delle sue due botteghe, tuttavia il pittore tornerà ad eseguire delle opere nel suo luogo di nascita: da non perdere la visita all’ex chiesa di Santa Maria dei Servi e all’oratorio dei Bianchi, che ospitano due affreschi dell’artista eseguiti in età avanzata.
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